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JEREMY SCOTT

Nato in campagna e in parte autodidatta, Jeremy Scott con il suo gusto irriverente e ironico ha conquistato le passerelle e le pop stars, rivoluzionando il brand Moschino. Nel segno del suo fondatore "La vita è troppo breve per vestirsi noiosi", questo il motto di Jeremy Scott che durante la sua carriera ha portato in passerella abiti tutt'altro che monotoni, bensì ricchi di quell'humour che lo contraddistingue, perché, secondo la visione dell'eccentrico stilista, la moda ha senso solo se porta felicità. Nato nel 1975 in un paesino vicino a Kansas City, apprende quanto più possibile da riviste di moda francesi grazie alle quali impara anche la lingua. Compiuti i 18 anni, lascia la campagna per recarsi a New York dove frequenta il Pratt institute di Brooklyn, e, dopo essersi laureato con una collezione ispirata dal disastro nucleare di Chernobyl, si trasferisce nella tanto ambita Parigi. Qui viene assunto come assistente di Jean Paul Gaultier e inizia a far parlare di se facendosi fotografare insieme a Karl Lagerfeld ad eventi esclusivi. Alla fine degli anni '90 Jeremy Scott fonda il suo marchio, imponendosi da subito come il nuovo enfant prodige grazie alla collezione "Rich white women" del 1997 considerata un'audace risposta a tutti coloro che ritenevano le sue creazioni talmente stravaganti da non poter essere indossate. Le sue sfilate sono riservate a un pubblico di nicchia, seguite da party segreti a cui partecipano solo importanti celebrities. Nel 2002 si trasferisce a Los Angeles, dove tutt'ora vive, perché la ritiene l'unica città adatta al suo stile di vita (è salutista, vegano e sportivo). Ma oltre al suo brand, Jeremy Scott vuole che la sua moda sia accessibile a tutti e non solo ad un pubblico selezionato. Per questo crea numerose capsule collections con prodotti di ogni tipo, mantenendo sempre il suo stile riconoscibile. Per Swatch ha disegnato orologi dalle forme più strane, borse con texture cartoon per Longchamp, un passeggino ispirato alla food-fight per Cybex e una macchina alata per Smart. Ha collaborato anche con Linda Farrow per una serie di occhiali da sole: i Jsmickey indossati da Lady Gaga in "Paparazzi" e da Beyoncé in "Telephone". Per diversi anni ha ideato la collezione per Adidas Originals, e le iconiche sneakers Scott Wings sono tra le sue creazioni più famose, ma la collaborazione con Adidas ha prodotto non solo sneakers, bensì anche capi che Katy Perry e i ballerina di Madonna hanno indossato negli spettacoli al Superbowl. Dopo essere stato corteggiato da molte case di moda, nel 2013 accetta l'incarico di direttore creativo per Moschino, sostituendo Rossella Jardini. Lo stilista ha debuttato alla fashion week di Milano con la collezione A/I 2014-15. Già dalla prima sfilata lo stile della maison viene completamente rivoluzionato, mantenendo però la visione di Franco Moschino. Le collezioni sono caratterizzate dall'humor e dall'ironia tipiche dello stilista italiano, in un caleidoscopio di colori, cartoons, loghi, leather e digital patterns. McDonald's, Spongebob, Barbie, Graffiti e Looney Toons: ogni sfilata ha un suo fil rouge collegabile al backgroung pop dello stilista. Grazie al suo estro, Jeremy Scott è riconosciuto internazionalmente come uno dei designer più innovativi, originali e irriverenti, e il regista russo Vlad Yudin ha voluto girare un film documentario sulla sua vita intitolato “Jeremy Scott: The People’s Designer"

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