Casa di moda italiana fondata nel 1983 dallo stilista Franco Moschino.

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Esordisce nella moda negli anni '70, lavorando prima per Versace e poi per Cadette. I miscugli esplosivi d'ironia ed eleganza, di paradossi e di contestazione diventano il punto di forza dello stile graffiante e surreale, che ripropone i must del guardaroba del XX secolo reinterpretandoli a modo suo. Ecco che i classici tailleur Chanel hanno girandole al posto dei bottoni e il tubino nero mostra il prezzo ricamato sul capo, le gonne sono costruite da cravatte, mentre, le giacche hanno uova fritte sulle tasche. Alle provocazioni non sfugge nemmeno la griffe stessa, che stampa il suo nome sulle t-shirt, e mescola abiti "printed", su cui è impresso lo slogan "no stress no dress", a camicie multimanica, a gonne andaluse in tartan e a giacche da toreador presentate per la sera. Nel 1994, dopo la sua scomparsa, la stilista Rossella Jardini diventa il direttore creativo della maison, raccogliendo l'heritage stilistica del designer fondatore e inserendo nelle creazioni inediti tagli e sorprendenti trompe-l'oeil. Nel 2013, dopo diciannove anni di collaborazione con Jardini, la direzione creativa del brand viene affidata a Jeremy Scott, noto designer americano. ll talentuoso creativo, propone delle collezioni ispirate ai fumetti, ai fast food e al mondo delle Barbie.